Olimpiadi Milano-Cortina 2026, i rifiuti tecnologici diventano medaglie olimpiche

I rifiuti sono preziosi, ma alcuni rifiuti più degli altri.

Ne sono un esempio i rifiuti tecnologici che, al loro interno, contengono importanti materie riciclabili, che – se correttamente gestite – possono essere riutilizzate in nuovi cicli produttivi o possono contribuire alla nascita di nuovi prodotti.

Ed è proprio dal riciclo dei RAEE, e dal recupero dei metalli preziosi al loro interno come ad esempio oro, bronzo e argento, che saranno realizzate le medaglie dei campioni dei Giochi Milano-Cortina 2026. Una scelta virtuosa approvata ampiamente dal Consiglio Lombardia, che non premia unicamente gli atleti, ma anche l’economia circolare.

L’idea non è del tutto una novità, la prima iniziativa similare era infatti stata realizzata a Vancouver nel 2010 e anche il Giappone, con le sue Olimpiadi di Tokyo 2020, è pronto a replicare.

Un progetto lodevole che, grazie alla corretta gestione dei rifiuti, ha permesso di dare nuova vita alle apparecchiature tecnologiche. Iniziative del genere sono molto importanti poiché con il progresso tecnologico il numero dei rifiuti hi-tech è in costante crescita, infatti, nel 2018 il Consorzio Remedia ha gestito oltre 124.818 tonnellate di rifiuti tecnologici, con un incremento del 36% rispetto al 2017.

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